Significato di Surrender nel BlackJack e quando utilizzarlo

Surrender è una parola inglese che in italiano significa arrendersi. Nel gioco del Black Jack rappresenta un’opzione di gioco che è offerta da alcuni casinò, ma non da tutti. Quindi, è necessario informarci prima di giocare, chiedendo al mazziere se questa regola è prevista, e se, quindi, possiamo avvalerci di questa possibilità. Infatti, di solito, questa alternativa non è pubblicata sul tavolo come la scritta il blackjack paga 3 a 2 o come l’assicurazione paga 2 a 1. Molto di rado capita che venga segnalata dai cartoncini informativi posti sul tavolo da gioco, quindi conviene sempre chiedere prima di iniziare la vostra prima mano al mazziere.

In breve arrendersi significa rinunciare a giocare la propria mano perdendo solo metà della posta. Detta così risulta un po’ negativa come possibilità. Se invece dicessimo: il surrender offre la possibilità di ricevere indietro metà della vostra scommessa iniziale credo che la vedreste un po’ meglio. Comunque più avanti scopriremo che in alcuni casi può essere una scelta molto utile. Non penserete certo di poter vincere tutte le vostre mani, vero?

Come si segnala al mazziere che intendiamo arrenderci?

Se, quindi, il surrender è previsto, dopo che il mazziere avrà distribuito le vostre due carte iniziali, potrete arrendervi in due modi: sia verbalmente, dicendo a voce al dealer che vi arrendete, che tramite un segnale della mano che i casino ovviamente preferiscono in quanto non dà adito a fraintendimenti. Se giocate al blackjack online, allora avrete un tasto apposito per effettuare questa scelta.

Per poter segnalare tramite la vostra mano che intendete arrendervi dovrete tracciare con il vostro dito indice una riga immaginaria tra voi e il dealer. Più esattamente dovrete toccare con l’indice il panno verde in un punto davanti a voi e poi trascinarlo orizzontalmente tracciando la riga immaginaria, parallela alle vostre spalle. Questo gesto indicherà al mazziere, in maniera incontestabile, che desiderate arrendervi. Anche se a volte capita che i dealer più veloci interpretino questo segnale come chiedere carta. Quindi vi suggerisco di dirlo prima a voce, e poi fare il gesto per evitare malintesi.

Infatti, per evitare questi fraintendimenti, alcuni casinò mettono a disposizione dei segnalibri che dovrete posizionare davanti a voi quando desiderate arrendervi. Attualmente, sta andando in voga l’atto di alzare le mani come se qualcuno vi stia rapinando. Quando il mazziere avrà capito che desiderate arrendervi non farà altro che togliere le vostre carte ed incassare metà della vostra scommessa lasciando l’altra metà al suo posto.

Quando conviene il Surrender?

Mettiamoci nella posizione più sfavorevole possibile e cioè un 16 contro il 10 del banco. In questa situazione, se tiriamo abbiamo il 77% di possibilità di perdere la mano, in pratica un suicidio. Di conseguenza, su 100 mani: 77 le perderemo e 23 le vinceremo. Questo significa che se abbiamo scommesso sempre un euro, per ogni mano, avremo una perdita di 77 – 23 = 54 euro. Se invece di chiedere carta ci fossimo fermati avremmo assistito alla nostra esecuzione, poiché la percentuale di perdita, con qualche variazione decimale, sarebbe sempre la stessa e con arrotondamenti finiremmo per perdere sempre 54 euro.

Se invece di giocare ogni volta la mano ci fossimo sempre arresi? 100 mani di surrender corrispondono a 50 euro perse. Avremmo quindi risparmiato 4 euro. Una cifra irrisoria se non si pensa che la puntata minima in un casino non è mai di un euro, ma di 5 o 10 euro, quindi il risparmio non è tanto, ma sempre meglio di niente. Dunque, il surrender conviene solo quando, nella mano che stiamo giocando, abbiamo una chance di vittoria inferiore al 25%. Il che capita, quando si gioca con molti mazzi, in questi tre casi:

  • 16 contro un 9,10 o asso del banco
  • 15 contro il 10 del banco
  • 15 contro un Asso del banco e il mazziere tira con A e 6

Dal quale però vanno esclusi i casi in cui abbiamo un 16 composto da due 8, in questo caso dividete se il raddoppio dopo la divisione è consentito, e il caso in cui abbiamo un soft 15 o un sof 16, cioè un 15 o 16 composto da un asso che può valere sia 1 che 11. In questi casi non dobbiamo arrenderci.

Considerate comunque che si tratta di casi generici in cui non abbiamo elencato le regole esatte con cui si gioca, cioè con quanti mazzi si gioca, se lo split viene concesso, se si contano le carte, quale è il tipo di surrender offerto (che vedremo più avanti), … Quindi prendeteli solo come esempi teorici, e per sicurezza studiate sempre la Strategia Base che vi dice con esattezza quali sono i casi in cui ci si deve arrendere.

A chi conviene arrendersi? Al banco o al giocatore?

Proprio ora abbiamo visto i casi specifici nei quali conviene arrendersi, ma allora, ci chiediamo, perché il casinò permette questa opzione se poi incassa meno soldi e ne fa risparmiare ai giocatori? Per il solito motivo: l’ignoranza. Molti giocatori non conoscono le mani in cui conviene arrendersi e quindi o non si arrendono mai, pensando che si tratti di una regola vantaggiosa per il banco, oppure si arrendono nelle situazioni in cui non dovrebbero. Per un giocatore professionista, che sa quando applicare correttamente la scelta di resa, il surrender costituisce invece un’opzione vantaggiosa.

Che cosa significa early o late surrender?

Fin’ora abbiamo affrontato la regola del surrender in maniera generale, ma per essere precisi dobbiamo specificare che esistono due tipi di surrender: early (anticipato) e late (posticipato).

Quello anticipato, nel black jack moderno non viene più utilizzato, in quanto troppo vantaggioso per il giocatore.

Quando il mazziere distribuisce le carte potrà accadere che il banco stesso riceva una carta di valore 10 o un asso. Se, dopo aver visto tali carte del dealer, decidete di arrendervi, allora le cose differiscono a seconda che nel tavolo si applichi il late o early surrender.

Se la regola è l’early surrender, allora potrete arrendervi subito senza problemi salvando metà della vostra scommessa. Se la regola imposta, è invece il late surrender, allora non potrete arrendervi subito, in quanto il mazziere dovrà verificare prima, sbirciando, la sua carta coperta per assicurarsi di non avere un blackjack. Se ha black jack ritirerà la vostra scommessa (a meno che anche voi non abbiate black jack), mentre se non ha blackjack potrete arrendervi.

Qualcuno ora potrebbe pensare: ma se siamo certi che il banco, pur avendo un 10 o un asso, non ha un black jack, non ci converrebbe giocare la mano? Il fatto che il banco non abbia BJ è un’informazione che ci ritorna molto utile, ma se noi abbiamo il solito 16 contro il 10 del banco (il quale non ha BJ) allora ci conviene sempre ritirarci perché le probabilità di perdita sono sempre molto alte. Pensate che il banco con un 10 ha il 41% di probabilità di raggiungere 20 o 21, mentre quando ha un asso può raggiungere un punteggio superiore o uguale a 19 per il 46% delle volte. Le percentuali, invece, che ha di sballare sono poche (23% con il 10 e solo il 17% con l’asso). Quindi, è assurdo pensare di battere questi punteggi così alti con il nostro misero 16.

Da un punto di vista storico il surrender nasce inizialmente come early surrender, infatti le prime leggi statunitensi, in materia di casino, impedivano al mazziere di poter guardare in anticipo la seconda carta coperta (peek). Ragion per cui chiunque poteva arrendersi, indipendentemente dalla carta scoperta del mazziere. In seguito, le case da gioco si resero conto che tale regola era troppo vantaggiosa per i giocatori e la trasformarono in late surrender. Cioè, il casinò vi dice: hey prima fammi vedere se ho un Blackjack e se non ce l’ho ti permetto di arrenderti.

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